di Giuseppe Schillaci

un film documentario diretto da Giuseppe Schillaci prodotto da Alexis Taillant
Una co-produzione Wendigo Films / Drôle de Trame / France 3 Corse – Via Stella / Malfé Film
con il supporto di CNC, Procirep, société des producteurs et de l’Angoa
Direttori della fotografia: Federico Cammarata e Eugenio De Rosa
Montaggio: Felice D’Agostino
Musiche originali: Gianluca Cangemi e MG
Genere: documentario
Durata: 75 minuti
Anno: 2024
con
Sergio Spatola, Clotilde Gaglio, Daniela Spatola, Maria Sardina, Luisa Sardina, Fabio Sgroi, Fabrizio Puleo, Dottore Maurizio Renda, Dottore Giuseppe Rotondo, Billo Svergognino
© France Télévisions / Wendigo films / Drôle de Trame 2024
SINOSSI
Sergione, tatuatore cinquantenne di 260 Kg, ha vissuto tutta la vita a Palermo, nel quartiere popolare di Bosco Grande. E’ uno dei punk leggendari della città, in rivolta contro la cultura borghese e mafiosa degli anni Ottanta. Trent’anni dopo, Sergio è ancora là: seduto davanti alla porta della casa materna, a bere e scherzare con gli amici del quartiere. Ogni volta che torno nella mia città natale, vado da lui a sentire i suoi aneddoti tragicomici e i sogni di una vita diversa, fuori dalla prigione che si è costruito. Con il corso delle stagioni, pero’, la sua situazione di salute peg- giora. Per salvarsi la vita, Sergio deve andare in un centro specia- lizzato per super obesi, da cui scappa appena un mese dopo. Di ritorno a Bosco Grande, fedele al suo mantra punk «live fast – die young», sprofonda nella spirale delle sue dipendenze.

2024 Bosco Grande (doc)
2022 Il Modernissimo di Bologna (doc)
2021 Zabut (cm)
2019 Transhumance (VR, cm)
2017 Tranzicion – arte e potere in Albania (doc)
2016 L’ombra del padrino – ricerche per un film (doc)
2013 Apolitics Now – tragicommedia di una campagna elettorale (doc)
2011 Cosmic Energy Inc. (doc)
2009 The Cambodian Room – situazioni con Antoine D’Agata (doc)
«Fare un documentario su Sergio significa confrontarsi con la mia educazione siciliana, una cultura popolare ricca d’ironia, passione, umanità. La macchina da presa che rivolgo a Sergio, con amorevole complicità, svela la mia stessa identità, come in uno specchio, le ferite inferte da una certa mentalità violenta, mafiosa. Sergio è un eterno punk degli anni Ottanta che si dibatte contro un mondo drogato dal potere e dal denaro. Il suo corpo enorme, immobile è l’emblema della sua ribellione disperata a valori atavici, patriarcali. Bosco Grande rappresenta l’ultimo tassello di una riflessione sulla mia città d’origine, Palermo, iniziata coi miei romanzi e i documentari precedenti: Apolitics Now – tragicommedia di una campagna elettorale (2013) e L’ombra del padrino (2016). Il film rende omaggio all’anima vibrante e inquieta di questo luogo che amo e odio in maniera viscerale, alla sua gente, ma soprattutto a Sergio, una sorta di mio doppio che non è mai partito da casa, un personaggio in cerca d’autore, rimasto lì, a Bosco Grande, fedele al suo ruolo fino alla fine. Un ruolo da protagonista della sua vita e del nostro film, di cui di fatto Sergio è il co-regista, sia per la capacità di plasmare il suo destino, in maniera consapevole e poetica, che per la fiducia generosa nella nostra amicizia. Bosco Grande è il frutto di questa relazione semplice, autentica, costruitasi intorno a una complicità spudorata, a innocenti menzogne, come tutte le amicizie vere, irrazionali e potenti, come a tredici anni». (Giuseppe Schillaci)
Giuseppe Schillaci pubblica nel 2010 il suo romanzo d’esordio, L’anno delle ceneri mentre nel 2015 scrive L’età definitiva. È redattore del Lit-blog Nazione Indiana e partecipa alla riviste letterarie francesi «Revue Litteraire» e «Atelier du Roman», alla rivista canadese «Les Ecrits» e alla brasiliana «Mundo Mundano». Da regista, nel 2009 dirige The Cambodian Room – situazioni con Antoine D’Agata. Il documentario riceve numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Speciale della Giuria al Torino Film Festival. Nel 2011 dirige Cosmic Energy Inc., presentato a Hot Docs di Toronto. Due anni dopo, con Apolitics Now – tragicommedia di una campagna elettorale, si aggiudica il Premio Italian Docs Londra e il Premio del Pubblico al SalinaDocFest. Nel 2022 realizza Il Modernissimo di Bologna, selezionato al Torino Film Festival e Premio Miglior Film al PriMed di Marsiglia. Tiene workshop di scrittura e cinematografia presso scuole di cinema e il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Anno | Mese | Manifestazione | Sezione | Premi |
2025 | giu | Un’Estate al Cinema | Panorama | – |
2025 | apr | Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario | Docs without Borders – Cross, Connect, Expand | – |
2025 | gen | FIPADOC – Festival International de Programmes Audiovisuels de Biarritz | Competition Documentaire National | 1 |
2024 | dic | Rencontres du Film Documentaire Traces de Vies | Competition Un Monde Sensible | – |
2024 | dic | RIDF – Rome International Documentary Festival | Concorso Ita-Doc | 1 |
2024 | dic | Sciacca Film Fest | Panorama | – |
2024 | nov | Efebo d’Oro | Fuori Concorso | – |
2024 | set | Da Venezia a Roma | Panorama | – |
2024 | set | Salina DOC Fest | Concorso Documentari | 1 |
2024 | ago | Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia | Giornate degli Autori – Notti veneziane – Isola Edipo | – |
2025 gen, FIPADOC – Festival International de Programmes Audiovisuels de Biarritz (festival):
Grand Prix Documentaire National
2024 dic, RIDF – Rome International Documentary Festival (festival):
Premio Zalab
2024 set, Salina DOC Fest (festival):
Premio Palumbo Editore Migliore Documentario